A cura della redazione – Un convegno verso Pescara dedicato alla Fibromialgia, un’occasione per confrontarsi su una malattia fortemente invalidante vittoria cui c’è ancora parecchio da dire e capire. vendita semi cannabis milano riferimento alla malattia e all’esperienza del medico si può scegliere tra due varietà: la sativa (la più usata in campo terapeutico, quale ha vari cannabinoidi) ed la tipologia indica”. Durante la prima giornata, utilizzando la scala visuo-analogica, si chiedeva ai pazienti di indicare l’intensità del dolore dal livello 0 assenza di dolore” al livello 10 massimo dolore che può immaginare”.
I cannabinoidi sono risultati potenti per il trattamento del dolore cronico, per la nausea e il vomito indotti da chemioterapia, per il miglioramento dei sintomatologie della spasticità nella sclerosi multipla, per il miglioramento dei sintomi dell’ansia ed del disturbo post traumatico da stress ecc.
Dato che i costi every la cannabis terapia possono permettersi di arrivare a cifre esorbitanti, i pazienti hanno deciso di coltivare le piante e prodursi da sè le preparazioni. In Israele, dove la cannabis è legale dal 1990, questo invece accade già: gli scienziati stanno esplorando gli effetti in altezza su malattie croniche dell’intestino, epilessia, autismo.
Dati analoghi da Monica Sapio, che lavora nel reparto Terapia del Inquietudine dell’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo e ha paragonato ul trattamento tuttora fibromialgia con cannabinoidi e con protocolli standard. I risultati del primo studio controllato che ha valutato Sativex nell’artrite reumatoide sono incoraggianti.
Già usata in Cina e India 2000 anni fa per dolore e ansia, e mostrata da Plinio il Vecchio nei suoi trattati, dicono che sia oggi sempre più partecipante sotto tante etichette, fanno notare i promotori dell’incontro che esprimono anche timori sulla “confusione che regna nella popolazione, bombardata da messaggi su concetti differenti: cannabis a scopi ricreativi, cannabis legale, cannabis terapeutica, farmaco.
In pratica si sta cercando di capire se la cannabis possa guarire determinate patologie, come già raccontano migliaia di pazienti nel globo. In realtà l’uso medico della Cannabis risale an oltre tre. 000 anni fa. Nel XIX secolo è stata introdotta in Occidente come possiamo dire che antidolorifico, antispastico e antiepilettico.
Fumando marijuana, che sfortunatamente compro sul mercato nero alimentando mio malgrado nel modo che organizzazioni criminali, riesco per mangiare (dalla diagnosi ho perso oltre 20 kg), e i dolori allo stomaco e alla dorso si affievoliscono, ho chiesto al mio medico di base di prescrivermi dei rimedi farmacologici con THC, ma lo stesso con un sorriso da ignorante mi dice che non è probabile.
Da quando sono stata eletta a rappresentare i cittadini marchigiani, tre anni fa, sono riuscita per far approvare due guarda importantissime in ambito sanitario: quella sul riconoscimento ancora oggi fibromialgia e della simpatia chimica multipla quali affezioni socialmente invalidanti, e quella innovativa sull’utilizzo della cannabis terapeutica.
La cannabis terapeutica ‘made in Italy’ comincia il suo viaggio nei confronti i pazienti dalle serre dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. È stato dimostrato il quale sia il THC il quale il CBD (cannabidiolo), che puoi trovare nella cannabis sativa, svolgono un ruolo attivo nel trattamento dell’infiammazione.
Il modo in cui i ricercatori credono che agisca sui recettori del cervello e sul sistema immunitario significa quale può ridurre l’infiammazione e il dolore. Il THC e il CBD sono i fitocannabinoidi più studiati verso livello terapeutico, sono ambedue lipofili.
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